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Michele Vitaloni

 

 

"Le opere di Vitaloni sono uniche nel suo genere a livello internazionale. La sua arte penso che attragga lo spettatore anche emotivamente, oltre che per le sue straordinarie doti di scultore iperrealista. I suoi animali riflettono l'uomo stesso, la parte selvatica (WILD) della natura umana. Le sculture di Vitaloni sono presenti con risultati sempre in crescita alle aste di Christies a Londra."

 

Tom Rooth
Associate Director British Pictures, Head of Sale
Christie's - London

 

 

 

Nato nel 1967 a Milano, oggi vive a Barzanò tra le colline del lago di Como. 
La sensibilità artistica di Vitaloni era evidente fin da bambino. Da sempre affascinato dall'eleganza delle forme, incuriosito dalla procreazione, dall'istinto di protezione... Ha voluto rappresentare tutti questi eventi e valori, con sapiente maestria scultorea, attraverso la figura animale selvaggia. Raccontare l'eleganza e la raffinatezza attraverso un animale stupefacente come la zebra, un cavallo con un mantello incredibile. La simbologia della maternità con "La regina del bosco", una beccaccia che protegge la sua covata su un letto di foglie appena cadute. La natura animale quindi la natura dell'uomo, quella più profonda, più inconscia. 
Tutti abbiamo a che fare con questa parte istintuale, specialmente quando parliamo di ispirazione artistica: gli artisti come lui catturano e traggono forza da ciò che è anticonvenzionale e emozionante ed evocano tale energia, attingendola come carburante dal profondo nucleo della terra.
La mente è "selvatica" in quanto è difficile tenerla sotto controllo, è come un cavallo pazzo o una scimmia. 
Vitaloni come artista ci da l'opportunità di confrontarci con questa dimensione che d'altronde appartiene a tutti gli esseri umani.
Poesia, musica, letteratura, azioni sceniche e performances: tutta l'energia selvaggia si è poi manifestata attraverso gli artisti nelle diverse discipline, in modo da rifiutare il senso di repressione, le inibizioni e le paure. Lo scopo era ed è la libertà.
" Tigre, Tigre, che bruci luminosa nelle foreste della notte, quale immortale mano o occhio ha potuto forgiare la tua orribile simmetria?" scrisse Blake nella poesia "La Tigre"

Sentendo il ruggito della tigre dentro di noi possiamo scappare, oppure trovare un luogo dove far sentire la sua voce.

Oggi Vitaloni, è il rappresentante di spicco della Wildlife Art e dell'iperrealismo scultoreo a livello internazionale. Un modo di approciare l'arte unico sia per la scelta dei soggetti, che per la tecnica originale in cui si esprime.
Un artista internazionale con più di 50 mostre in attivo, fra le quali si ricordano quelle alla Royal Geographical Society di Londra del 2010, la 45° Biennale di Venezia del 2011 e l’ultima prestigiosa personale alla Barclays Bank di Montecarloalla presenza illustre del Principe Alberto II di Monaco.
Diverse sono le testate che hanno dedicato servizi sulla sua arte (Corriere della sera, il Giornale, la Repubblica, Io donna, ARTE, Oasis, A.D., Country Life, BBC Wildlife...) senza dimenticare le interviste televisive che si sono interessate a Vitaloni (RAI, BBC, ..).

Inoltre gode dell'attenzione di critici d'arte del calibro di Giorgio Celli, Jean Blancheart e Vittorio Sgarbi.

A Londra da Christie's le sue raffinate opere iperrealiste vengono battute annualmente con risultati semprein crescita insieme a quelle dei più importanti artisti mondiali di questo genere.

Ma il lavoro di Vitaloni non finisce qui. L'artista diventa anche naturalista è infatti impegnato attivamente nella salvaguardia degli animali che sono sua fonte d’ispirazione. Dare voce alla natura è il suo motto. Infatti molte delle sue mostre hanno come obbiettivo anche lo scopo benefico a favore e sostegno di progetti di conservazione, quali ad esempio il Leopard Conservation Project e Trust The Forest.

 

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